Domenica 11 maggio: il Buon Pastore

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Gesù nel suo insegnamento, come si sa, spesso si serviva di parabole per rendere percepibile agli uomini, generalmente semplici e abituati a pensare mediante immagini, la verità divina, che egli annunciava. L’immagine del Pastore e dell’ovile era familiare all’esperienza dei suoi ascoltatori, come non cessa di essere familiare alla mente dell’uomo contemporaneo. Anche se la civiltà e la tecnica fanno impetuosamente progressi, tuttavia questa immagine è ancora sempre attuale nella nostra realtà. I pastori portano le pecore ai pascoli (come per es. sulle montagne polacche da dove provengo) e lì rimangono con loro durante l’estate. Le accompagnano negli spostamenti del pascolo. Le custodiscono perché non si smarriscano e in modo particolare le difendono dall’animale selvatico, così come sentiamo nel discorso evangelico: “Il lupo rapisce e disperde le pecore” (cf. Gv 10,12).

Il Buon Pastore, secondo le parole di Cristo, è proprio colui che, “vedendo venire il lupo”, non fugge, ma è pronto ad esporre la propria vita, lottando col predatore perché nessuna delle pecore si perda. Se non fosse pronto a ciò, non sarebbe degno del nome di Buon Pastore. Sarebbe mercenario, ma non Pastore. Questo è il discorso allegorico di Gesù. Il suo significato essenziale sta proprio in questo, che “il buon pastore offre la vita per le pecore” (Gv 10,11) e ciò, nel contesto degli avvenimenti della Settimana Santa, significa che Gesù, morendo sulla croce, ha offerto la vita per ogni uomo e per tutti gli uomini.

“Egli solo poteva farlo; egli solo poteva portare il peso del mondo intero, il peso di un mondo colpevole, il carico del peccato dell’uomo, il debito accumulato del passato, del presente e del futuro; le sofferenze che noi avremmo dovuto, ma non potuto pagare; “sul suo corpo sul legno della croce” (1Pt 2,24), “con uno Spirito eterno offrendo se stesso senza macchia a Dio… per servire il Dio vivente” (Eb 9,14).
Tale fu l’operato di Cristo, che diede la sua vita per tutti: e perciò egli è chiamato il Buon Pastore” (J. H. Newman, Parochial and Plain Sermons, 16; London 1899, p. 235).

San Giovanni Paolo II, Papa
Udienza del 09.05.1979