Domenica 23 marzo: se non vi convertite…

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Narra San Luca che Gesù guarisce un poveretto, il quale era posseduto dal demonio; e la gente si divide nel giudizio. Qualcuno c’è ancora ad affermare il manifestarsi di evento portentoso; altri, al contrario, commenta sinistramente, e si affretta a interpretare male il prodigio. C’è, dunque, resistenza e ostilità. Ora siffatto atteggiamento può essere riferito a noi, e proprio adesso, durante questa Quaresima. La Pasqua è un giorno di scelta, di decisione. Siamo per Cristo, oppure no? Rimaniamo cristiani, o avviene in noi il contrario?

La risposta a tale interrogativo è data ogni anno dal popolo cristiano, in occasione della Pasqua; e perciò ora la Chiesa chiede a tutti noi: siete pronti a confermare la vostra adesione e fedeltà?
Si pensi ora al valore di questa domanda fatta personalmente dal Papa a quanti lo ascoltano, non già per un’importanza esterna e spettacolare, bensì per l’autorità che Egli possiede. Egli ne è tanto compenetrato che vorrebbe rivolgersi singolarmente a ciascuno e parlare con voce sommessa al cuore, per dire: tu, accetti il Signore? credi in Lui? gli vuoi bene? pensi alle sue parole? sono esse vere per te; o passano, invece, come farfalle senza mèta; sono effettivamente il colloquio tuo con Dio; riguardano la tua esistenza; incalzano sopra di te, e riescono ad ottenere che tu abbia a modellare la vita ai disegni di Dio; e perciò Lo ascolti secondo le norme del Vangelo ?

Il punto è, quindi, nel vedere qual è la nostra risposta al Signore.
E dapprima gli ostacoli da eliminare. Il Vangelo ci mostra, in questa pagina, due maniere di comportarsi; e sono, l’una più dell’altra, riprovevoli, negative. Ecco: Gesù compie un miracolo e subito c’è chi lo accusa di andare contro la legge, arrivando persino ad interpretare male. Cercano di dare una spiegazione cattiva, di snervare, per così dire, la forza dell’evento soprannaturale. Sentenziano con perfidia: se così ha fatto, vuol dire che ha operato nel nome del diavolo! Interpretano, pertanto, a loro piacimento, e in un senso contrario alla verità limpida, semplice e logica. Cercano di ritorcere contro Gesù ciò che, invece, dovrebbe risultare a suo onore, gloria ed apologia.

San Paolo VI, Papa (Omelia 21.03.1965)