Leggi le letture della Domenica
La Liturgia di questa sesta domenica di Pasqua ci invita a riflettere sul grande comandamento dell’amore alla luce del Mistero pasquale. […]
Nella seconda lettura e nel brano evangelico la legge della carità ci viene presentata come il testamento di Gesù alla vigilia della sua Passione. “Questo vi ho detto, perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena” (Gv 15, 11): così Egli conclude il suo discorso agli Apostoli nell’ultima Cena.
L’amore di Dio è dunque la sorgente della vera letizia. E’ quanto hanno personalmente sperimentato questi nostri fratelli nella fede, che vengono oggi presentati alla Chiesa come modelli di generosa adesione al comandamento del Signore. Essi sono “beati”. Nella loro esistenza terrena, hanno vissuto in un modo del tutto particolare l’amore di Dio e, proprio per questo, hanno potuto godere la pienezza della gioia promessa da Cristo.
Oggi vengono proposti alla nostra venerazione come testimoni privilegiati dell’amore di Dio. Con il loro esempio e con la loro intercessione, indicano il cammino verso quella piena felicità che costituisce l’aspirazione profonda dell’animo umano.
La santità è chiamata che Dio rivolge a tutti, ma senza forzare la mano a nessuno. Dio chiede ed attende la libera adesione dell’uomo. Nell’ambito di questa vocazione universale alla santità, Cristo sceglie poi per ciascuno un compito specifico e, se trova corrispondenza, Egli stesso provvede a portare a compimento l’opera iniziata, facendo sì che il frutto rimanga.
San Giovanni Paolo II, Papa
Omelia 04.05.1997