A Dio a Maria Luigia Palmiotto Alessandrini, un inno alla Vita (di 102 anni)!

Maria Luigia Palmiotto Alessandrini è tornata alla casa del Padre, nella notte del 18 aprile scorso, più che centenaria. Abbiamo imparato a stupirci di questa donna entusiasta della vita e della fede, lucida fino alla fine, che viveva amando con cuore materno e sororale.

alessandrini

Donna colta e di grande cuore, profondamente interessata agli eventi umani, sociali, culturali e politici, religiosi, Maria Luigia viveva sulla sua pelle e sentiva con empatia profonda tutto ciò che passava nel cuore di ogni uomo e donna che incontrava, vivendo con partecipazione piena gli eventi della Chiesa, locale e universale. La generosità e la categoria del dono erano le dimensioni della sua esistenza.

La penna scorreva tra le sue dita riempiendo insieme alla preghiera le ore del giorno e della notte: ha scritto a tutti, ricevendone risposta grata: ai Papi Francesco e Benedetto, al presidente Mattarella, ai nostri Vescovi, al presidente Macron, a vari giornali, compreso il nostro giornale diocesano “Luce e Vita”. Diversi sono i suoi articoli nei quali ha amato narrare la sua esperienza e la sua vita di donna e di cristiana. Amica di P. Amedeo Cencini e di Madre Annamaria Canopi, con la quale ha avviato un carteggio epistolare, ha intrecciato diverse relazioni significative con persone dalle quali riteneva di poter ricevere tanto e dare altrettanto.

Maria Luigia aveva una caratteristica importante: era estremamente sensibile alla gratitudine e alle piccole attenzioni.

Nata a Molfetta il 12 luglio 1921, laureatasi in lettere all’università “La Sapienza” di Roma nel 1942, si è impegnata da studentessa come membro attivo nei circoli della FUCI di Molfetta, nutrendo il desiderio di un apostolato “cristiano”, nel mondo della cultura. A questo si è consacrata e ha dedicato la sua vita. L’attività di insegnante in varie scuole di ordine e grado, in Puglia e fuori, è stata per lei una missione, l’incontro con i ragazzi e con il prof. Michele Palmiotto, diventato poi il suo sposo, con il quale ha vissuto gli anni della vita matrimoniale, con una comunione che nel suo cuore è continuata profondamente anche dopo la morte di lui.

Dopo la morte del suo sposo, Maria Luigia ha avviato e gestito per anni il centro culturale “Michele Palmiotto”, grazie al quale ha offerto alla città di Giovinazzo possibilità di formazione culturale, incontrando persone di spicco della cultura locale e nazionale.

Una recente pubblicazione da lei fatta, di alcuni suoi scritti e riflessioni, dal titolo “A cuore aperto” (ed Insieme), sono il segno della sua vicinanza al mondo e alla vita.

Gli ultimi anni della sua vita sono stati caratterizzati da un progressivo inabissamento nella fede, vissuta con spirito di consacrazione totale. Il suo amore al Cristo, alla Vergine Maria, alla Chiesa e la preghiera per la santificazione dei sacerdoti sono stati i pilastri della sua ultima esistenza.

Non dimenticheremo Maria Luigia, non la dimenticherà chi l’ha conosciuta. Ora finalmente è andata incontro a Gesù, da lei atteso, amato, desiderato.

Dio ti benedica, Maria Luigia!

don Raffaele Gramegna

Comments are closed, but trackbacks and pingbacks are open.