Croce feconda di vita

Il legno della vita è stato piantato nella terra perché questa, dapprima esecrata, ottenesse la benedizione e i morti venissero liberati.

Così San Cirillo di Gerusalemme, Vescovo e Dottore della Chiesa, parla della Pasqua nelle sue Catechesi battesimali (13, 35). Non simbolo di morte, non strumento di condanna, ma legno che dà vita. La croce è trasformata dal sacrificio di Cristo, è trasformata dal suo amore oblativo da oggetto di violenza a vessillo regale di pace. Essa cambia la storia perché, piantata nella terra, la trasforma. La terra diviene nuovamente feconda, benedetta, santificata, amata.

RESURREZIONE DI GESU’ RAFFIGURATA IN UN ARAZZO – GALLERIA DEGLI ARAZZI – VATICANO

Quanto bisogno ha la nostra terra e la nostra storia di essere fecondata dalla pace che viene dalla Croce. Pace non come accordo umano, come estrema conseguenza della distruzione, ma come riconciliazione e offerta gratuita. La terra ha bisogno della Croce! La terra ha bisogno del potenziale redentivo della Resurrezione!

Gli scenari internazionali questi giorni sembrano farsi sempre più cupi, inquietanti, violenti. Una vera passione dolorosa attraversa popoli e nazioni, vessati da guerra, povertà, emarginazione. E di fronte a tutto questo non possiamo che sentire il bisgono di gridare l’urgenza della Resurrezione di Cristo! Perchè il mondo senza Cristo, servo d’Amore, non riesce più a ritrovare il modo vero di amare.

La croce non è solo un simbolo, è un segno perenne della vita cristiana. È ancora il Santo Vescovo di Gerusalemme ad esortare i fedeli affinché in qualsiasi occasione, con fede, tracciamo con le dita un segno di croce: quando mangiamo il pane o beviamo, quando entriamo o usciamo, prima di addormentarci, quando siamo coricati e quando ci alziamo […]. È un aiuto efficace: gratuito per i poveri e, per chi è debole, non richiede alcuno sforzo.

Non solo un gesto abitudinario, il segno della croce può cambiare tutte le azioni della nostra vita, trasformandole in profezia di resurrezione, in annuncio di pace, in veicolo di perdono, in occasione di amore. Come la terra, anche la nostra vita quotidiana ha bisogno della Croce e dell’altissimo potenziale d’amore in essa contenuto. Non smettiamo mai di segnarci con il segno della Croce, e non smetteremo mai di annunciare la bellezza stravolgente della Resurrezione in ogni piccolo momento della nostra vita.

Buona Pasqua!

don Giuseppe Germinario, direttore