Riflessi nella Notte Bianca della Poesia

Tre giorni di poesia, incontri, seminari, convivii, presenze, collaborazioni, arte, musica e tante emozioni. Questo e molto più è stata la XV edizione della Notte Bianca della Poesia, promossa dall’Accademia delle Culture e dei Pensieri del Mediterraneo, con la direzione artistica ancora una volta di Gianni Antonio Palumbo, docente presso l’Università di Foggia e nostro redattore, curatore da anni della rubrica Riflessi dedicata alla poesia metafisico-civile pubblicata sul nostro settimanale Luce e Vita.

Questa articolata e molto variegata manifestazione culturale, svoltasi tra Giovinazzo e Molfetta, ha coinvolto personalità poetiche italiane e non, le scuole, i giovani che si cimentano con i versi e la musica. Un programma ricco che ha cercato, attraverso momenti dedicati – vedi il tè letterario, il convivio dei poeti, l’omaggio a Mimmo Amato – di avere uno sguardo ampio sulla realtà che ci circonda e su quella che ci trascende.

Nella serata di lunedì 30 giugno, all’interno della cornice del Museo civico e archeologico del Pulo, si è tenuto il reading dedicato appunto a Riflessi. In tutti c’è un poeta ovvero una possibilità di espressione poetica che andrebbe fatta emergere, come ha constatato il direttore del settimanale Luce e Vita don Giuseppe Germinario. E chissà, forse questo ci avvicinerebbe maggiormente come esseri umani. Questo spazio è stata anche occasione per ricordare ciò che si è fatto nel passato e si è interrotto, perché magari meno partecipato e non c’è nulla di imbarazzante in ciò, anzi, può essere di stimolo per proposte nuove e coinvolgenti.

foto di Dario la Forgia

Roberta Carlucci, nostra redattrice, e chi sta scrivendo hanno condiviso alcuni versi personali sulla solitudine e l’ipocrisia che i social possono comportare e sul bisogno di purificazione dei cuori affinché i popoli si riconoscano Fratelli tutti. E hanno poi prestato la voce, insieme a Simona De Laurentis, Lucia Diomede, Mariella Facchini, ai componimenti di Tina de Santis (vincitrice del Premio don Tonino Bello dello scorso anno, Fernanda Romagnoli, David Maria Turoldo, Emily Dickinson, Tagore e alle parole di don Tonino, a quel suo invito «ad abituarci ad abbinare la Pace a parole più quotidiane» per una “ferialità della pace”.

foto di Dario la Forgia

Una serata impreziosita dalla musica, con il Quintetto Legno Pregiati, a cura di Giacomo Piepoli, e con la cantautrice Noemi Pasqualoni. E poi tempo per un omaggio a Mimmo Amato, poeta molfettese recentemente scomparso, a Benito D’Agnano, a Papa Francesco e Pierpaolo Pasolini.

Un’occasione per fermarsi, respirare e tornare all’essenziale: a incontrare gli sguardi degli altri, a stare insieme, a creare connessioni tra esseri umani e natura.

Susanna M. de Candia