Domenica 11 febbraio: se vuoi…

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La sesta domenica cade nella Giornata mondiale del malato, istituta da San Giovanni Paolo II in ricordo della prima apparizione a santa Bernadette dell’Immacolata di Lourdes (1858).
Ci viene incontro la Parola di Dio dal libro del Levitico che riporta quello che il Signore ha ordinato a Mosè e ad Aronne riguardo al malato di lebbra: «questi porterà vesti strappate, e andrà gridando impuro abitando fuori dall’ accampamento».

Gesù nel vangelo di Marco supera questa norma, quando un lebbroso va da lui e lo supplica: «se vuoi puoi guarirmi!» Gesù ha compassione di lui, stende la mano, lo tocca e dice: «lo voglio, sii purificato», ammonendolo severamente: «guarda di non dire niente a nessuno!» Ma quello, allontanatosi, divulga il fatto, al punto che arrivavano a Gesù da ogni parte!

Questo atteggiamento del lebbroso guarito, ci insegni a superare la congiura del silenzio intorno alle meraviglie che il signore non smette di operare!
L’apostolo Paolo ci esorta: «fate tutto per la gloria di Dio» e senza falsa modestia aggiunge: «diventate miei imitatori come io lo sono di Cristo!»

Sono stato più volte pellegrino a Lourdes, non ho visto miracoli ma mi hanno colpito quanti si fanno buoni cirenei e buone veroniche per fratelli e sorelle infermi, alludo in particolare ai volontari e barellieri dell’Unitalsi che accompagnano gli ammalati alla grotta della apparizioni e alle fontane e piscine vicino al fiume Gave.

Sono indimenticabili la processione eucaristica e la fiaccolata della sera al canto dell’Ave di Lourdes.
L’associazione della Madonna di Lourdes nella parrocchia di Sant’Agostino di Giovinazzo per i 25 anni ripropone questa devozione e TV 2000 ogni giorno alle ore 18 ci propone in diretta il santo rosario da Lourdes, favorendo anziani e ammalati delle nostre case. Papa Francesco indica come messaggio per questa giornata: «la relazione interpersonale come presenza, vicinanza compassionevole, tenera nei tratti e fedele dell’agire.»

padre Roberto Francavilla