di Susanna M. de Candia
La seconda edizione del percorso di accompagnamento alla creazione d’impresa “Imprenditori si nasce o si diventa?”, promosso dal Progetto Policoro e dalla Pastorale Giovanile della nostra diocesi, ha riscontrato un’ampia partecipazione. Circa 25 gli iscritti iniziali, tra i 19 e i 34 anni (con una prevalenza di giovani over 25), provenienti non solo dalla nostra diocesi, ma anche da Bisceglie e Adelfia, studenti e lavoratori. Dopo qualche “abbandono” fisiologico durante il percorso per ragioni diverse, metà i giovani che hanno preso parte attivamente e costantemente, lavorando con impegno sulle loro idee progettuali.
38 ore di formazione gratuita, coordinata dalla dott.ssa Cinzia Gangale, esperta di formazione e orientamento professionale, con altre figure professionali esperte (il dott. Francesco De Robertis, il dott. Gino Ravaioli), che si sono svolte in 10 incontri totali, con momenti di convivialità per rafforzare le relazioni e anche l’intervento e la presenza di alcuni partecipanti della scorsa edizione.
I giovani che hanno colto questa proposta formativa hanno da subito fatto rete tra loro, creando connessioni, scambiando suggerimenti, dandosi sostegno reciproco e lasciandosi provocare e guidare nel processo di elaborazione progettuale, per rivedere e migliorare l’idea di partenza attraverso gli strumenti della progettazione. Gli incontri si sono svolti prevalentemente in modo laboratoriale, mediante attività personali o di gruppo, il confronto e l’esercitazione.
«Ci ha permesso di ampliare le nostre visioni riguardo agli altri e i loro progetti» sostiene Claudio, studente di Economia, felice di aver trovato un’applicazione pratica ai contenuti appresi sui libri, aggiungendo che «è bello vedere come gli argomenti trattati in università possano trovare applicazione pratica in quello che potrebbe essere il mio futuro».
Nicola ha «potuto focalizzare meglio ciò che voglio fare e come lo voglio fare ma soprattutto di mettere in discussione quella che è la mia idea.»
Per Lucia «è stato un percorso arricchente dal punto di vista umano e formativo», apprezzando «il vero significato del mettersi al servizio degli altri (qualità a mio parere indispensabile per essere un Titolare/Libero professionista) ad oggi molto sottovalutato». Per Tommaso ha rappresentato «una tappa che ha segnato il mio cammino di crescita interiore prima ancora che professionale e che senza dubbio ha contribuito ad arricchire il mio percorso di studi», gli ha dato possibilità di focalizzarsi sugli interessi preminenti dopo l’università e gli ha permesso di capire «che se si ha un progetto ambizioso e ci si crede davvero, non per forza quel progetto sarà destinato a restare nel cassetto».
Accompagnare un gruppo di potenziali imprenditori significa «mettere in luce le potenzialità e per fare questo abbiamo fatto leva su una passione, una idea, una intuizione che è energia per il futuro» conclude Cinzia, che così si è rivolta ai giovani partecipanti: «vi siete appassionati, avete mantenuto l’impegno e vi siete dati il permesso di esplorarvi lasciando fuori dalla porta giudizi e pregiudizi. È stato un vero patto d’aula che ha funzionato e ci ha consentito di arrivare al termine del percorso arricchiti».
E ora? Non resta che trasformare i sogni in realtà.
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